Ieri l’assessore alla Cultura Luca Agresti e il ricercatore e divulgatore discografico Daniele Sgherri sono stati accolti da Giulio Rapetti in arte Mogol nella sua casa al Centro europeo di Toscolano, in Umbria, una scuola di perfezionamento, di cui l’artista è presidente e docente, per lo sviluppo della cultura e della musica che ha l’obiettivo di formare giovani autori e compositori.

Questo incontro è stato l’occasione per creare una collaborazione che si inserirà dentro il progetto per Capitale della Cultura in caso di vittoria o comunque nell’ambito del piano strategico della cultura. Mogol ha già ipotizzato delle iniziative condivise, come quella di portare insieme agli allievi del suo Centro uno spettacolo a Grosseto ed istituire delle borse di studio per i giovani grossetani che studiano musica.

La passione dell’autore italiano per il nostro territorio nacque dal suo storico viaggio a cavallo da Milano a Roma insieme a Lucio Battisti mentre la coppia artistica più famosa della musica italiana attraversava i paesaggi incontaminati della Diaccia Botrona.

Attraverso un video presentato nel corso della conferenza stampa tenutasi oggi nella sala consiliare del Comune di Grosseto, Mogol ha ripercorso con la memoria alcuni dei momenti passati in Maremma, insegnando a tutti quanta bellezza, quanta poesia, quanta ispirazione la nostra terra sia in grado di offrire. Quello di Mogol è stato un messaggio di potente impatto da cui è fiorito, come naturale conseguenza, un sostegno per l’avventura di Grosseto candidata a Capitale della Cultura per il 2024.

“La natura che diventa musica – commenta il sindaco di Grosseto Antonfrancesco Vivarelli Colonna – proprio come il bellissimo canto delle balene. Ecco la forza di Grosseto e di un territorio dalle potenzialità incredibili e troppo spesso inespresse, che riscopre le sue radici e il valore profondo di una cultura fatta di paesaggi e prospettive uniche al mondo. Voglio ringraziare in particolare Daniele Sgherri, una persona che stimo molto, è un professore di Matematica e Scienze e da oltre vent’anni è conosciuto a livello nazionale come ricercatore e divulgatore discografico, infatti ha una cultura musicale enorme. È grazie a lui se abbiamo avuto la possibilità di incontrare il maestro Mogol”.

“Ieri ho avuto la fortuna di poter conoscere il più grande compositore della musica italiana – racconta l’assessore alla Cultura Luca Agresti – nonché autore dei testi delle canzoni più famose. L’esperienza che ho vissuto mi ha arricchito, poter ascoltare in prima persona i racconti e gli aneddoti della vita di Mogol è stato qualcosa di unico. Ci ha spiegato come si è innamorato della Maremma e dei suoi paesaggi offrendoci il suo appoggio al percorso per Capitale della Cultura 2024. Inoltre, questa visita ha aperto anche alla possibilità di organizzare delle bellissime iniziative insieme all’artista qui a Grosseto”.


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